Essere Lancista significa per me non solo accontentarsi di collezionare vecchie e gloriose Lancia del passato ma continuare nella fedeltà a questo nobile Marchio anche con l'acquisto di vetture nuove. Almeno così ho ragionato nell'Aprile del 2002 al momento di sostituire la nostra Fiat Barchetta i cui 2 posti non erano più sufficienti all'arrivo del piccolo Edoardo (nato nell'ottobre del 2001)

Purtroppo le possibilità di scelta del modello ideale per le nostre esigenze si sono rivelate abbastanza limitate a causa di un listino Lancia che nella primavera 2002 era quanto mai "ridotto". Appena uscito di produzione il modello "Zeta", scomparsi ormai da quasi 2 anni i modelli "Kappa" e da 4 quelli "Delta" in effetti il listino si riduceva a soli 2 modelli: "Y" e "Lybra". Infatti le novità "Phedra" e "Thesis" erano ancora lontane dalla commercializzazione che sarebbe iniziata solo 6-7 mesi dopo.

Nel nostro caso quindi, non essendo alla ricerca di una utilitaria ma soprattutto desiderando una vettura Diesel (percorro solo per lavoro mediamente 30.000 km all'anno) abbiamo subito puntato gli occhi sulla Lybra, in versione Station Wagon per dare qualche speranza anche a Rommel, il nostro cane.

La meccanica è quella collaudata del 1910cc JTD a 4 cilindri che a fine 2001 è stato arricchito di una preziosa turbina a geometria variabile (fino ad allora prerogativa delle sole versioni a 5 cilindri 2400 JTD): i risultati sono stati l'innalzamento della potenza a 116 CV a 4000 rpm e una coppia veramente notevole pari a 28 kgm a 2000 rpm che fanno accreditare l'accelerazione da 0 a 100 km/h in 11.3 secondi (10.8 per la berlina) e il chilometro da fermo in 33 secondi (32.3 per la berlina). La velocità massima è di 190 km/h e non è un mero dato da catalogo ma è facilmente raggiungibile.

Dopo 5 mesi di possesso e circa 10.000 km percorsi fortunatamente senza nessun problema posso quindi dare i miei primi giudizi su "Lepanto" (questo è il nome che le ho dato) che sono sostanzialmente positivi. Viaggiare su una Lybra è veramente rilassante e tutto sembra studiato proprio per non affaticare pilota e passeggero. Non altrettanto si può dire per i passeggeri posteriori che trovano poco spazio a disposizione se pensiamo che la vettura pur non essendo un ammiraglia è comunque lunga 4,466 metri. Anche il bagagliaio risulta sottodimensionato per il tipo di vettura.

Nel mio caso quindi posso dire che la fiducia incondizionata che ho rivolto, in quanto Lancista, a Lancia anche nell'acquisto di una vettura nuova si è rivelata ben riposta ma non posso non riconoscere che con la gamma attuale si possono catturare solo alcune ristrette categorie di automobilisti.

Se le Lybra SW nel loro assieme hanno sia l'appeal che le qualità per accontentare padri di famiglie (solo se non troppo numerose) e molte categorie di lavoratori  la totale assenza di versioni sportive e/o speciali tiene lontano da questo modello sia le generazioni più giovani ma anche tutti quelli alla ricerca del "quid" in più che giustifichi l'acquisto di una nuova macchina. Non servono costosi consulenti o lunghe analisi di mercato : è sufficiente cogliere i suggerimenti che provengono dalla gamma Audi A4 Avant, con le sue versioni "quattro", S4 e RS4. O tornare ad offrire quello che si offriva solo pochi anni fa con le Dedra SW integrali e turbo HF . Imperdonabile poi l'assenza del cambio automatico su vetture del calibro di una Lybra.